Ripartire. Ecco la parola chiave dopo il lockdown, infatti, gli attori della filiera agroalimentare uniti con il Governo cercano una strategia per affrontare la ripartenza economica post Covid. È stato proprio questo il tema centrale dell’evento del 2 e 3 settembre tenutosi a Parma di Cibus Forum.
Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma ha tracciato un bilancio di Cibus Forum: “Abbiamo riunito per la prima volta, dopo il lockdown, i protagonisti della filiera agroalimentare. In presenza abbiamo avuto oltre mille operatori al giorno presenti e circa 3mila spettatori in streaming, molti dei quali buyer esteri. Senza contare gli oltre 50 protagonisti della filiera agroalimentare che si sono susseguiti sul palco”.
“La riflessione comune – ha sottolineato Cellie – ha portato a definire i seguenti concetti: il lockdown ha spinto i consumatori a capire meglio il valore del cibo e del lavoro che c’è dietro, dunque bisogna insistere sulla valorizzazione del cibo italiano. Urgono misure di sostegno all’horeca e in particolare ai ristoratori, che sono i grandi alfabetizzatori del cibo di qualità, in Italia e nel mondo. L’innovazione mescola storia dei territori con le nuove tecnologie, quindi tradizioni antiche, droni in agricoltura e packaging compostabile. Un bellissimo paesaggio di innovazione policentrica e quindi adatto all’eclettico talento italiano”.
Il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, intervenendo nella prima giornata, ha sottolineato: “L’industria alimentare, dopo essersi rivelata fondamentale nel periodo strettamente legato all’emergenza, può ancora fare da traino economico e tornare ai livelli pre-crisi velocemente. Questa sua forza, però, non deve essere scambiata per uno stato di benessere. Il 2020 è l’anno nero anche per il food&beverage che per riprendersi in fretta ha assoluto bisogno del sostegno da parte del Governo. Mi riferisco in particolare ai finanziamenti a fondo perduto per il settore horeca (che devono essere ben più sostanziosi di quelli stanziati nel dl agosto), essenziali per far rialzare il settore della ristorazione” ha concluso Vacondio.
Durante la mattina del 3 settembre si sono viste protagoniste l’agricoltura e le distribuzioni. Nell’intervento in streaming la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova ha ricordato: “Il Governo ha messo in campo in questi mesi per il settore agroalimentare interventi da più di 2,5 miliardi di euro, sostenendo la competitività, intervenendo sulla liquidità. Nel decreto di agosto abbiamo istituito un fondo da 600 milioni di euro per sostenere i ristoranti negli acquisti”. Inoltre ha sottolineato: “Abbiamo lavorato alla stessa maniera per garantire la più grande operazione di decontribuzione mai fatta nel settore agricolo”.
La ministra ha poi sottolineato l’importanza dell’agroalimentare che “è e sarà ancora più protagonista del Patto per l’export e nella spesa di oltre 1 miliardo di euro di risorse ad esso collegato”. Bellanova ha ricordato, tra l’altro, l’impegno del Governo per contrastare il sistema di etichettatura alimentare a semaforo “che induce a scelte disinformate” e le pratiche sleali in agricoltura.
Durante l’evento ha partecipato Denis Pantini di Nomisma, il quale ha presentato una ricerca su come cambiano i comportamenti dei consumatori italiani circa il post Covid-19. Pantini ha anche avvertito la filiera italiana agroalimentare dicendo che è necessario essere rapidi nell’affrontare la sfida del Green deal, altrimenti si rischia che altri paesi europei possano vantare una maggiore sostenibilità dei loro prodotti, tanto più che l’etichettatura a semaforo potrebbe definire i prodotti italiani come meno competitivi.
Nell’ ultima sessione, dedicata a sostenibilità e innovazione come risposta all’emergenza, è intervenuto, tra gli altri, da remoto il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola che ha confermato l’impegno di rendere il Green deal uno strumento utile per la ripresa del Belpaese, in un contesto mondiale, pieno di paure ma anche opportunità, in cui l’Europa ha dato una risposta e l’Italia deve essere pronta a essere attiva in questa fase di transizione.
L’appuntamento con il salone internazionale dell’alimentazione Cibus è dal 4 al 7 maggio 2021.